30 dicembre, 2007

2007





E' ora di fare il bilancio dell'anno che finisce. Io non posso lamentarmi, anzi. Ho trascorso fuori d'Italia circa sette mesi. Tre mesi abbondanti in Argentina, alcune settimane in Brasile e piu' di tre mesi qui in Albania. Nessuna malattia importante, solo qualche disturbo passeggero. Pure alla mia famiglia, ai miei figli, e' andata per il verso giusto. Veramente posso essere soddisfatto.
Speriamo che duri altri 30-40-50 anni...... (:-)
Guardo al nuovo anno incipiente in modo rivoluzionario come El CHE, in modo serio come KUKA, il ragazzo della seconda foto, ed infine anche con un po' della spensieratezza del mio amico ELI il quale pur con tutti i suoi problemi almeno ha la fortuna di poter ridere sempre.
Un buon 2008 a tutti!


29 dicembre, 2007

Feste

Cosi' si presentava la tavola imbandita per il Natale. Semplice, essenziale, proprio come piace a me. I bagordi festivi non mi sono mai piaciuti. Qualche volta, quando vengo invitato a cena o a pranzo gli ospiti mettono sul tavolo abbondanti cibarie. Io me ne servo, ma con una certa parsimonia. La domenica prima del Natale sono stato a pranzo in una famiglia a cui mi lega un' amicizia di anni. La cucina era di ridottissime proporzioni. Su di un lato una stufa economica lillipuzziana emanava un gradevole calore. Attorno ad un basso tavolino eravamo in sei persone e poi non c'era posto nemmeno per muoversi, ma era l'unico ambiente riscaldato della casa!
E' stato un pranzo che mi ricordero' per molto tempo. C'era una intimita' che non troveresti mai in locali piu' confortevoli. A me sembra che il benessere di cui beneficiamo abbia rovinato in parte quei valori di comunita' che vivevamo nelle nostre case. C'era miseria, non lo nego, ci si riempiva lo stomaco di polenta, polenta, polenta. Del formaggio ne sentivi solo l'odore (100 g. per 7 persone!) del latte ne percepivi solo il colore (1/2 litro per tutta la famiglia), ma entrando in casa c'era ad accoglierti la mamma, sentivi l'odore del misero cibo fin dalle scale. Ti sentivi a casa!
Certo non vorrei mai piu' tornare alle misere condizioni della mia infanzia, ma bisognerebbe sforzarsi almeno un poco di non perdere quei contatti umani che erano il bello di quei tempi.
Ora invece, la TV la fa da padrone. Il molte case il bla bla bla incessante dell'aggeggio infernale ti accompagna in ogni tua attivita'. Un occhio e' fisso allo schermo, l'altro, forse, a chi ti sta dinanzi. Qui per fortuna, nella casa dove vivo, sono spesso solo per lunghi periodi ed allora non accendo il feticcio, leggo, sogno, dormicchio magari, ma sono io che agisco e la TVspazzatura la lascio nel suo proprio bidone informatico. Per fortuna il telecomando e' ancora in mano mia.
Che dire poi del cellulare? c'e' chi se lo porta anche in bagno! Io trovo antipaticissimo quando sono in compagnia di qualcuno e squilla l'aggeggio ed il tuo interlocutore lascia a meta' il discorso che stava facendoti per rispondere all'intruso!
Ci crediamo emancipati, liberi e poi corriamo al primo squillo peggio dei servi di una volta che accorrevano quando il padrone suonava il campanello!
Ci crediamo emancipati, moderni e poi corriamo a comprare ogni cavolata che gli imbonitori telematici ci "suggeriscono".
Alla fine della predica sapete che vi dico?
BUON 2008!

28 dicembre, 2007

Festa



Oggi siamo stati nella casa delle Suore di Madre Teresa per una festicciola in occasione del giorno del malato. Diverse case-famiglia hanno portato dei ragazzi(e) ed anche noi eravamo presenti con 8 dei nostri, quelli che si muovono meglio. Ha officiato il Vescovo di Scutari e poi ci sono stati canti e dolciumi vari da sgranocchiare.
La cosa che piu' salta all' occhio durante queste feste e' vedere come si divertono i ragazzi. Sono pieni di problemi, ma cantano, ballano (a loro modo) e se la spassano un mondo. Poter uscire da casa ogni tanto e' per loro un avvenimento. Ultimamente e' piovuto molto ed era impossibile farli uscire, oggi splende un magnifico sole ed e' gradevole passeggiare.
C'erano due "Babbi Natale" che animavano la sala e molti giovani si sono cimentati in canzoni. Stonatissimi e piu', ma pieni di foga e di buon umore.
Certo e' che vedere tanti giovani con seri problemi sia fisici che psichici ti fa venire una stretta al cuore e ti vien voglia di ringraziare il Signore per averci data la salute a noi ed ai nostri cari.
Spesso ci si lamenta per i piccoli acciacchi quotidiani, ma dopo un periodo di permanenza in una di queste case-famiglia si tiene la bocca ben chiusa.
Tornando a casa ho visto questa curiosa bicicletta con appeso un tacchino al manubrio e mi e' venuta voglia di fotografarla. La foto non e' granche' nitida (uso solo il cellulare per le foto), ma si dovrebbe capire lo stesso.
Questa sera vado all' aeroporto di Tirana a prendere Don Carlo, il responsabile del settore Albania. Con la Pandina ci si mette una ora e mezzo. La strada e' buona ed il traffico non dovrebbe essere intenso. Ormai mi sono rifatto la mano perche' ho guidato anche il gippone del mio amico frate. Pur dopo anni di scarsissimo uso dell' auto vedo che me la cavo benino.

25 dicembre, 2007

Gezuar!


Quando vado a trovare il mio amico fra' Angelo devo passare per questo ponte vetusto che a volte ti da' i brividi a causa delle oscillazioni provocate dai camion che vi transitano. Il rumore delle assi che ballano ti accompagnano per tutta la lunghezza ed e' con sollievo che arrivi dall'altra parte. Sul fondo si intravvedono delle casupole abitate da zingari che vivono in un modo mooolto alternativo. I loro bambini vengono educati in una piccola scuola che i frati cappuccini hanno organizzato proprio sopra alle loro case in prefabbricati che fanno parte del Villaggio della Pace.Qualcosa ne uscira', si spera. Sempre meglio che lasciarli in balia di se' stessi a razzolare in mezzo alle lordure. Ma perche' poi certi poveri vivono anche nella sporcizia?Una ramazza non costa granche', tempo ne hanno da buttare e purtuttavia preferiscono accumulare spazzature davanti a casa piuttosto di portarle un po' piu' lontano.
La foto a sinistra mostra un macello a cielo aperto che piu' aperto non si potrebbe.
Domenica scorsa sono stato in una cittadina ad una quindicina di chilometri e mentre aspettavo il mio amico frate ho fatto un giretto. Sono rimasto allibito a vedere la macellazione di alcuni porcelli. Venivano trascinati fuori da un camioncino, tenendoli saldamente per le gambe di dietro,tramortiti con una mazza e poi sgozzati li' sul marciapiede, lasciandoli dissanguare per terra. Le urla dei disgraziati si sentivano a centinaia di metri di distanza, impressionante, ma anche perversamente interessante. Io ho assistito a tutta la storia scombussolato, ma anche incuriosito. Ormai noi siamo abituati ad acquistare la carne senza vedere niente della parte sanguinosa che sta' a monte della preparazione delle succulente bistecche. Ogni tanto fa bene vedere anche la parte sgradevole della questione.
Dopo, i maialetti sono stati puliti, il sangue lavato via con dell' acqua e squartati, appesi a dei ganci, sempre sulla strada. In una mezz' ora tutta la carne era gia' stata venduta.
Non si puo' di certo dire che non fosse fresca...
Oggi e' Natale, ma la vita in citta' prosegue come sempre. Anche le poste sono aperte ed i cantieri edili lavorano come di consueto. Naturalmente, e' festa solo per i Cattolici, i Mussulmani hanno appena terminato la loro che e' durata tre giorni.
Ieri notte volevo andare alla Messa, ma la folla era enorme ed a me non piace trovarmi imbottigliato nella calca. Sono stato in giro allora per la citta' tanto, sarebbe stato impossibile dormire a causa delle centinaia di petardi che scoppiavano di continuo. Anche questa mattina si sente ancora l'odore della polvere da sparo utilizzata nei botti.
La giornata e' un po' nuvolosa, ma la temperatura e' buona, alcuni gradi sopra lo zero. Si sta' bene.
Un BUON NATALE

22 dicembre, 2007

50+50=1.000.=



50+50=1.000, nuova matematica. Qualche giorno fa mi sono recato da un calzolaio per farmi sistemare gli scarponcini che stavano scollandosi. Mi ha fatto un bel lavoro e mi ha chiesto 100 Leke, circa 0,85 Euro. Fin li' tutto bene. Al momento di pagarlo, siccome non capivo bene quanto volesse, gli ho presentato sul palmo della mano numerose monete. Ne ha scelte due da 50 e con fare molto serio ha detto:"50+50 sono mille"Io l'ho guardato un po' stranito e gli ho detto:"Ma no, sono cento" Lui pero' mi ha ripetuto che erano mille. Molto spesso succedono dei malintesi fra gli stranieri e quelli del posto perche' pur essendo trascorsi circa 15 anni dalla riforma della loro moneta tutti pensano ancora ai vecchi valori dove 50 erano 500, 100 mille e cosi' via.
Anche da noi constato che molti ancora pensano alle vecchie lire e che non sono capaci di adattarsi agli Euro.Una maggiore elasticita' mentale non farebbe male.Speriamo che fra 15 anni....
Sono tutti indaffarati a preparare il cenone di Natale, a base di tacchini che vengono venduti dappertutto, direttamente dai contadini, ai crocicchi delle strade. Anche noi stiamo organizzando un pranzo (i nostri assistiti non sarebebro in grado di star su' la notte), pranzo che sara' assieme ad altra comunita' adiacente alla nostra. Scutari e' piena di organizzazioni, case-famiglia, congregazioni religiose sia femminili che maschili. No ho mai visto cosi' tante suore in una citta' cosi' piccola. Ci sono le Stigmatine, le canossiane, le salesiane, quelle di Madre Teresa, ed un altro paio di congregazioni di cui non ricordo il nome.
Ci sono i cappuccini, i francescani, i salesiani oltre ai preti diocesani.
I Mussulmani, invece, almeno ai miei occhi, sono invisibili.
Nella foto a sinistra si vede parte della biblioteca che piano piano sto' sistemando.
L'altra mostra il presepio montato sul sagrato della cattedrale.
Un saluto a tutti e Buone Feste

21 dicembre, 2007

Pancia mia fatti capanna!


Come ho gia' riferito, sono arrivati 500 panettoni dall' Italia, panettoni che in questi giorni stiamo distribuendo alle diverse comunita' sia religiose che laiche. Ci stiamo attrezzando tutti per le imminenti feste. Per la festa grande dei mussulmani (Bajram) sono state sacrificate innumerevoli bestie. Qualche nostro vicino ha appeso la pelle di una pecora proprio dove si passa. Ci si abitua a tutto. In fondo anche noi a casa nostra si spellavano i conigli, si impagliavano le pelli e poi si vendevano.
Abbiamo delle belle giornate di sole, ma la giacca a vento e' ancora indispensabile. Io sono sempre gelato, ma passera'.
A tutti:
BUON NATALE!

20 dicembre, 2007

Un saluto





Oggi e' una grande festa per i mussulmani, fra pochi giorni sara' Natale, nostra grande festa. E' bello assistere a queste ricorrenze, tutti in pace, ognuno credendo a quello che piu' gli piace.
Scutari e' una citta' molto tollerante, bisogna dargliene atto. Nessuno ti chiede qual ' e' il tuo credo. Io vanto fra le mie amicizie diversi mussulmani, persone anche che lavorano da noi e che, pur essendo l' associazione di chiaro stampo cattolico, non vengono discriminate.
L' altro giorno, alla serata per gli italiani, ho conosciuto l'Iman capo della comunita' mussulmana.
Persona squisita, che ha assistito a tutta la rappresentazione natalizia accanto al nostro vescovo e a quello ortodosso.
Ieri sera c' e' stata una cena per tutti i collaboratori dell' Associazione. La festa si e' tenuta nel ristorante "Vivaldi" che e' gestito da noi. Dopo la cena si sono scatenate le danze, travolgenti a volte o anche languide e melanconiche. Nella zona di Scutari si suona una bellissima e melodiosa musica popolare. Io non capisco niente del testo, ma il ritmo e' coinvolgente.
La lingua e' per me un grosso ostacolo, difficile. Mi verrebbe voglia di studiarla a fondo, ma qui quasi tutti parlano un buon italiano e questo toglie la volonta' di applicarsi. In gioventu', quando sono emigrato in Germania, li' si che mi sono dato da fare per imparare il tedesco arrivando poi ad una sua buona conoscenza.Anche in questi giorni sto' leggendo con piacere dei libri scritti in tedesco e devo dire che non ho dimenticato nulla in questi anni dove ho trascorso la maggior parte del mio tempo in America latina.
La foto che si vede in centro fa vedere la casa al cui pian terreno e' ubicata una piccola officina-scuola di meccanica dove studiano alcuni ragazzi per tre pomeriggi in settimana. L' Associazione si da da fare in diversi campi. Oltre a questa scuola gestisce un ambulatorio di fisioterapia, la casa-famiglia con gli handicappati, il bar ristorante di cui sopra e poi si occupa di trovare la possibilita' di inviare in Italia dei bambini con malformazioni al cuore, per essere operati. Fino ad ora ne ha aiutati piu' di cento.
A sinistra si vede il frontespizio della chiesetta di Nenshat, un paesino all'interno a circa 30 km. da Scutari. Ci vado sempre quando posso, vi conosco diverse famiglie e poi mi piace. Sembra un presepio con quelle casupole sparse un po' a casaccio, con quella vita prettamente contadina: mucche, capre, pecore al pascolo, gente che zappa ancora la terra, come nei tempi andati.
A destra invece si vedono la moschea e la chiesa ortodossa, l'una a due passi dall'altra. Li' vicino si trova anche la chiesa cattolica.
Un saluto a tutti di BUON NATALE!

19 dicembre, 2007

Natale


Anche qui il Natale si sente. Pochi giorni prima della nostra festa si celebra pure una importante festa mussulmana cosicche' in questi giorni e' tutto un festeggiare.L' altro ieri sono stato al teatro per assistere ad un concerto Jazz molto interessante anche se quel tipo di musica non e' il mio preferito. I musicisti erano veramente dei virtuosi. Ieri sera c' e' stata una serata musicale per gli italiani residenti da queste parti. Il tutto organizzato dal nostro consolato, come anche la serata precedente. Questa sera, invece, ci sara' una cena a base di pesce (a me non molto gradito, ma mi adattero') per scambiare gli auguri con quanti sono impiegati nell'Associazione. Saremo una trentina di persone e forse piu'.
Gli albanesi sanno festeggiare. Hanno delle musiche bellissime, un po' tristi a volte, ma sommamente coinvolgenti.Quando poi si scatenano con le loro "tarantelle"e' uno spettacolo.
Qualche giorno fa e' arrivato Babbo Natale. Dall'Italia ci hanno spedito ben 500 panettoni che verranno distribuiti fra le diverse associazioni di volontariato.
Una cosa che ti fa venire il magone e' il vedere dei bambini infagottati e seduti sul marciapiede a chiedere la carita'. Come succede anche d'estate, ma allora almeno e' caldo, vedi per ore ed ore questi disgraziati seduti per terra o in braccio alle loro mamme che stendono la mano chiedendo un obolo, biascicando continuamente le stesse frasi.
Il freddo in questi giorni e' pungente. Un ventaccio spazza le strade riempiendole di immondizie varie tolte dai cumuli che si trovano ai bordi delle vie. In fondo non sarebbe granche' , almeno per me che sono abituato ai nostri inverni del Nord, ma il problema e' che le case sono fredde, i locali freddi, tutto gelato.
Qualche giorno fa siamo stati a mangiare una pizza in un ristorantino in centro citta'. Abbiamo mangiato con addosso le giacche a vento ed io avevo ancora freddo. Anche ieri sera in teatro stavo con la giaccona ed purtuttavia avevo i piedi gelati.La neve ha imbiancato solo le cime delle montagne attorno, qui, dicono, e' difficile che cada.
La vita prosegue in modo sereno, lavorando al mattino nel magazzino e poi nella solita biblioteca sistemando e catalogando. Trovo delle rarita' a volte o vecchi libri scolastici, qualche romanzo specialmente scritti in tedesco. Quando ho tempo leggo nella mia cameretta che per fortuna e' bella calda.
Ho trovato fra i diversi libri anche una raccolta di poesie del Manzoni fra le quali alcune inerenti la prossima festa di Natale. Ve ne scrivo augurando a tutti una
FELIZ NAVIDAD
Ecco, ci e' nato un Parvolo,
ci fu largito un figlio:
le avverse forze tremano
al mover del Suo ciglio:
all' uom la man Ei porge,
che si ravviva e sorge
oltre l' antico onor.
Dalle magioni eteree
sgorga una fonte, e scende;
e nel burron de' triboli
vivida si distende.
----------------------
e piu' avanti ho trovato anche queste belle strofe:
O fratelli, il Santo rito
sol di gaudio oggi ragiona;
oggi e' giorno di convito;
oggi esulta ogni persona.
Sia frugal del ricco il pasto;
ogni mensa abbia i suoi doni;
e il tesor negato al fasto
di superbe imbandigioni
scorra amico all' umil tetto;
faccia il desco poveretto
piu' ridente oggi apparir.
(A. Manzoni)
Grande, il Manzoni, forse un po' melenso per i nostri gusti moderni, ma sa cogliere nel segno.
FROHES WEIHNACHTEN
FELICE NATALE

p.s. La scritta sul muro l' ho fotografata a Bari, sul muro della stazione
L' aquila, invece, qui in Albania, ma rassomiglia moltissimo alla nostra in Suedtirol

12 dicembre, 2007



E' interessante notare, passando per i paesi dei dintorni, animali liberi di brucare dove meglio loro aggrada. Questo piccolo gregge stava pascolando placidamente nelle stradine di un paese dove mi reco abbastanza spesso con il mio amico fra' Angelo.Non e' raro incontrare anche maiali liberi nei prati. La loro carne e' molto saporita e povera di grasso vista la loro dieta mancante completamente di mangimi.Uno spettacolo a se' sono le colonie formate da centinaia di tacchini che dei ragazzi portano al pascolo. Non avrei mai pensato che un solo ragazzino riuscisse a tenere a bada cosi' tanti pennuti. Se ne vanno ordinati e basta una lunga pertica per far rientrare nei ranghi i piu' intraprendenti. Si avvicina il Natale dove si fara' loro "la festa" E' una tradizione qui pasteggiare a tacchino la sera di Natale.

Spesso, osservando lo stile di vita di questi paraggi, mi sento trasportato indietro di 60 anni. Vedo ancora le donne (anche i bambini) andare al pascolo con le mucche, le pecore o le capre. Vedo ancora passare dei "birrocci" trainati da asini o cavalli. Spesso transitano biciclette con qualcuno seduto di traverso sul portapacchi. In molte case riscaldano con una stufa a legna, unica per tutta la casa. E' il modo di vivere che ho vissuto anch'io nella mia infanzia e percio' non me ne stupisco affatto. A volte si battono i denti dal freddo quando vai in visita in certe famiglie. Per sentire un po' di tepore bisogna raccogliersi tutti attorno alla stufa. Io affronto questi piccoli disagi serenamente perche' per decenni ho vissuto anch'io cosi' ed allora mi sembra un romantico ritorno al passato.

No so' se i nostri ragazzi sarebbero capaci di accettare serenamente queste difficolta'.

10 dicembre, 2007

Il ciuco

Alle sette del mattino,
con un salto da felino,
lascio il caldo del lettino
per recarmi in magazzino.
Barba, pelo e contropelo,
un po' di crema, solo un velo,
un caffe' di poi trangugio.

Sono pronto senza indugio
a scovare, qual segugio,
libri antichi sparpagliati
che verran catalogati.
Son pimpante, in piena azione,
l' occhio pronto, penna in mano,
quando (par maledizione)
il pulsante spingo invano.

La corrente se n' e' andata,
la mia voglia vien frustrata,
siedo e attendo alcune ore
che rigiri il contatore.
Qui la luce e' un accessorio,
te la danno a contagocce.
Sembra un atto vessatorio,
e i reclami non han voce.
(:-(
Veramente, il popolo e' trattato come un somaro paziente che deve sopportare tutte le angherie. Un giorno o l'altro si spazientira' e mandera' a quel paese gli scalda sedie a cui di certo non manca la luce, anzi...
Piove a dir8 da alcuni giorni, cosi' non possono usare la scusa che manca l' acqua per far funzionare le centrali idroelettriche. La cosa piu' assurda che succede tutti i giorni e' che verso le 19, a volte anche prima, manca la corrente per una mezzora o anche un' ora, dipende (da cosa poi non si sa). L' altro giorno mi trovavo per strada quando e' diventato tutto buio. E' una sensazione estremamente spiacevole trovarsi nel buio pesto in una via che non conosci e dover avanzare a tentoni. Per fortuna i privati accendono il loro generatori e cosi' dopo pochi minuti ci si puo' muovere abbastanza agevolmente.
Paese che vai, usanze che trovi, ma a volte ci vuole la pazienza del ciuco per adattarsi.
Un saluto dall'Albania.

07 dicembre, 2007

Topo di biblioteca


In questi giorni sono diventato un topo di biblioteca. A me piace rovistare fra il vecchiume, lo sento come cosa viva, vissuta. Gli oggetti nuovi non mi dicono niente, quelli vecchi mi raccontano la loro storia. Parlando di libri, mi piace pensare in quante mani saranno passati, quante persone ne avranno tratto piacere dalla loro lettura. Ho trovato una preziosita': un libro di poesie edite ed inedite di Giuseppe Giusti, poeta conosciuto dai tempi della scuola, ma ora rileggendolo ne ho colto a pieno la vena ironica, dissacrante, ribelle, vena che non fu possibile cogliere in gioventu' leggendo le poesie: IL Re Travicello, La Chiocciola, Sant'Ambrogio.
Il poeta e' fortemente critico verso tutti i tipi di Autorita' sia civile che religiosa e fustiga le meschinerie dei potenti e dei lacche'. Vale la pena di leggere l'ultima parte della poesia intitolata "Gingillino"
Io credo nella Zecca onnipotente
e nel figliuolo suo detto Zecchino,
nella Cambiale, nel Conto Corrente,
e nel Soldo uno e trino:
Credo nel Motuproprio e nel Rescritto,
e nella Dinastia che mi tien ritto.
Credo nel Dazio e nell'Imposizione,
credo nella Gabella e nel Catasto;
nella docilita' del mio groppone,
nella greppia e nel basto:
e con tanto di core attacco il voto
sempre al Santo del giorno che riscuoto.
Spero cosi' d'andarmene la' la',
o su su fino all'ultimo scalino,
di strappare un cencin di nobilta',
di ficcarmi al Casino,
e di morire in Depositeria
colla croce all'occhiello, e cosi' sia.
(scritta nel 1845)
Ed ancora, dalla poesia"Mementomo"
O mangiamoccoli,
che a fare un Santo
date ad intendere
di starci tanto!
E poi nell'aula
devota al salmo
l'infamia sdraiasi
di palmo in palmo!
Ah, l'aspersorio
per un mortorio
slarga al postribolo
anco il ciborio!
ed infine, altro scalmpolo di poesia da "I brindisi"
La Bibbia e' piena di ghiottonerie:
Il nostro padre Adamo per un pomo
la prima fe delle corbellerie,
e la rosa ne' denti infuse all' uomo.
S' ei per un pomo si gioco' il giardino,
cosa faremo noi per un tacchino?
Il libro e' stato stampato nel 1852 ed anche allora, come si vede, c' era diritto di satira. A scuola certe poesie non si leggono, solo adesso posso gustarle pensando inoltre a tutti coloro che in questi 150 anni e piu' hanno avuto in mano il libriccino
Per finire con Giusti, riporto una sua frase che mi piace molto:
"Molto sa chi non sa,se tacer sa"
Sto' facendo l' inventario di una caterva di libri che si trovano ammonticchiati su degli scaffali. Fino ad ora ne ho catalogato 500, ma ne mancheranno almeno 3 volte tanto. Pazienza,pazienza, pazienza, proprio il lavoro che fa per me che posseggo una pazienza (quasi) certosina.Si tratta perloppiu' di libri di scuola, ma ho visto anche dei romanzi sia in Italiano che in inglese, tedesco e fancese, oltre che in albanese. Ho trovato anche il libro di Kafka "Das Urteil" che rileggero' con piacere.
Le mie giornate trascorrono cosi'. Al mattino in magazzino per controllare la distribuzione dei viveri, poi in biblioteca o a fare altri piccoli lavoretti, secondo il bisogno.
Anche il magazzino viveri ho sistemato in questi giorni. C'era un po' di confusione, ora e' abbastanza a posto.
Le giornate sono belle, mai andati sotto zero. In casa e' un po' freddino, ma ci si abitua. E' freddo perche' non sono molto equipaggiati per riscaldare. Una stufetta a legna serve tutto un appartamento, bisogna stare con la giacca addosso oppure attaccati al fornello. MI sembra di essere ritornato ai miei verdi anni quando a casa mia si viveva cosi'. Io in camera ho, per fortuna, un calorifero elettrico che mi riscalda bene. Peccato che per almeno 12 ore al giorno manchi la luce.....(:-)

06 dicembre, 2007

Rieccomi


Quando andate all'estero e' bene stare molto attenti al significato delle parole. Certune che in italiano hanno un significato possono averne uno completamente diverso la' dove siete.
Mi e' capitato qui in Albania di fare una figura...Stavamo viaggiando per una strada tortuosa di montagna ed io ho esclamato ad un certo punto:"Accidenti, quante CURVE , mi viene il mal d'auto" Tutti si sono messi a ridere spiegandomi che "curva" in albanese vuol dire"passeggiatrice".
Un' altra volta, questo in Brasile, in una riunione ho detto:"Sono un po' IMBARAZZATO" ed anche li' risa a non finire perche' in portoghese stavo dicendo che ero "un po' incinto"!
Una mia amica argentina, che ora si trova in Italia, non riesce a trattenere un risolino quando sente parlare di "pedoni" o zona "pedonale" perche' in spagnolo "pedon" significa flatulenza.
Basta guardare, infine, il cartello in fotografia per rimanere un po' sconcertati, ma la dicitura raccomanda solo di "non calpestare".
Oggi e' la festa di San Nicola, che qui festeggiano in molti. Ieri sera sono stato invitato ad una cena dove come piatto principale c'era un gallo ripieno con, fra l'altro, uva passa e noci tritate.
Molto buono. Allora ho capito perche' in questi giorni al mercato c'erano innumeri contadini che vendevano galli. Li vedevi arrivare con le bestie legate per le zampe ed attaccate ai manubri di motorini e biciclette. Faceva un po' impressione vedere le bestiole legate come salami e giacenti sul marciapiede in attesa di compratori. Qui i mercati sono ancora molto informali.
Il cibo normalmente e' di mio gusto, ma devo sempre raccomandare di non mettere aglio o cipolle nei cibi. Sono due ingredienti che odio cordialmente. Il guaio e' che nella cucina albanese entrano sempre ed in abbondanza. Mi sto' adattando,ma che fatica!
L'altro giorno sono stato da una notaia per la legalizzazione di certi documenti che mi servono per poter ottenere il permesso di soggiorno. E' stata una esperienza molto singolare. Tutta la mia pratica e' stata evasa in poco tempo nonostante le continue interruzioni di clienti che entravano chiedendo informazioni o portando documenti. Nessun sentore di riservatezza (lo studio era forse di 4 metri per 4). Tutto e' stato fatto come in piazza. Oltre a cio' ,a causa della mancanza della luce,fuori dalla porta scoppiettava rumorosamente un generatore, che quasi non si riusciva ad intendersi.Alla fine, fra traduzione delle carte e convalide varie mi ha chiesto la esorbitante somma....di 30 Euro...Questo e' possibile perche' il notariato non e' formato da una "casta", ma nella sola citta' di Scutari se ne contano almeno una ventina e la concorrenza, si sa', fa abbassare i prezzi.
A proposito di riservatezza. Rimango sempre stupito quando passo davanti ad uno studiolo dentistico che da' sulla strada principale ed attraverso le cui finestre si puo' ammirare la dentista all'opera. Io non sopporterei di dare spettacolo (bocca aperta e dentista trapanante) ai guardoni, incolpevoli invero, che passano.
Un saluto a tutti dall'Albania