Rieccomi
Quando andate all'estero e' bene stare molto attenti al significato delle parole. Certune che in italiano hanno un significato possono averne uno completamente diverso la' dove siete.
Mi e' capitato qui in Albania di fare una figura...Stavamo viaggiando per una strada tortuosa di montagna ed io ho esclamato ad un certo punto:"Accidenti, quante CURVE , mi viene il mal d'auto" Tutti si sono messi a ridere spiegandomi che "curva" in albanese vuol dire"passeggiatrice".
Un' altra volta, questo in Brasile, in una riunione ho detto:"Sono un po' IMBARAZZATO" ed anche li' risa a non finire perche' in portoghese stavo dicendo che ero "un po' incinto"!
Una mia amica argentina, che ora si trova in Italia, non riesce a trattenere un risolino quando sente parlare di "pedoni" o zona "pedonale" perche' in spagnolo "pedon" significa flatulenza.
Basta guardare, infine, il cartello in fotografia per rimanere un po' sconcertati, ma la dicitura raccomanda solo di "non calpestare".
Oggi e' la festa di San Nicola, che qui festeggiano in molti. Ieri sera sono stato invitato ad una cena dove come piatto principale c'era un gallo ripieno con, fra l'altro, uva passa e noci tritate.
Molto buono. Allora ho capito perche' in questi giorni al mercato c'erano innumeri contadini che vendevano galli. Li vedevi arrivare con le bestie legate per le zampe ed attaccate ai manubri di motorini e biciclette. Faceva un po' impressione vedere le bestiole legate come salami e giacenti sul marciapiede in attesa di compratori. Qui i mercati sono ancora molto informali.
Il cibo normalmente e' di mio gusto, ma devo sempre raccomandare di non mettere aglio o cipolle nei cibi. Sono due ingredienti che odio cordialmente. Il guaio e' che nella cucina albanese entrano sempre ed in abbondanza. Mi sto' adattando,ma che fatica!
L'altro giorno sono stato da una notaia per la legalizzazione di certi documenti che mi servono per poter ottenere il permesso di soggiorno. E' stata una esperienza molto singolare. Tutta la mia pratica e' stata evasa in poco tempo nonostante le continue interruzioni di clienti che entravano chiedendo informazioni o portando documenti. Nessun sentore di riservatezza (lo studio era forse di 4 metri per 4). Tutto e' stato fatto come in piazza. Oltre a cio' ,a causa della mancanza della luce,fuori dalla porta scoppiettava rumorosamente un generatore, che quasi non si riusciva ad intendersi.Alla fine, fra traduzione delle carte e convalide varie mi ha chiesto la esorbitante somma....di 30 Euro...Questo e' possibile perche' il notariato non e' formato da una "casta", ma nella sola citta' di Scutari se ne contano almeno una ventina e la concorrenza, si sa', fa abbassare i prezzi.
A proposito di riservatezza. Rimango sempre stupito quando passo davanti ad uno studiolo dentistico che da' sulla strada principale ed attraverso le cui finestre si puo' ammirare la dentista all'opera. Io non sopporterei di dare spettacolo (bocca aperta e dentista trapanante) ai guardoni, incolpevoli invero, che passano.
Un saluto a tutti dall'Albania
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