Defunti?
In occasione della ricorrenza dei morti traduco da un giornaletto letto in Brasile (O Lutador) delle bellissime considerazioni che io condivido pienamente:
Sono appena tornato dal cimitero; sono stato a visitare i miei morti, ma oggi ho scoperto che NON ho morti.
I miei morti sono vivi, non si sono mai assentati. Li ho cercati, con dei fiori in mano, con orazioni sulle labbra, ma lì non c'erano.
Voglio smetterla con questa ricerca, perché in realtà non se ne sono mai andati.
Cercare chi sta con me...
Li cercherò dentro la mia nostalgia, dentro i miei silenzi.
So che stanno là
,molto vicino al mio cuore.
Ma se non faccio altro che seguire antichi passi, udire voci di ieri....Ma se mai mi sono sentito abbandonato, se sto sempre con loro!...
Ma se la mia vita è piena di antiche parole, di antichi ricordi, di antichi visi, perché dovrei andarli a cercare se mai si sono allontanati da me?
Sono stato a visitare i miei morti.
Arrivai a casa e tutti stavano là, nelle mie finestre,nelle mie pareti,nelle mie cose,nelle mie mani,nella mia voce,nei miei passi,nei miei gesti,nel colore dei miei occhi, nel mio sorriso,nelle rughe del mio volto e nelle canzoni che ancora canto.
Quando prego essi pregano con me le stesse Ave Maria che mi insegnarono.
NON ho morti da visitare.
Essi stanno con me, dentro la mia casa, dentro la mia vita e dentro il mio cuore.
1 Comments:
è una cosa molto bella che dà conforto e speranza, cliccando 'i miei morti' speravo di trovare qualcosa del genere. forse son loro che m'han risposto.
riccardo, piemonte
Posta un commento
<< Home