30 agosto, 2007

Leggendo...

In questi giorni ho trovato il tempo di leggere due libri molto interessanti. Il primo, intitolato:
"Non uccidere la farfalla" l' ho letto d' un fiato in una serata (160 pagine). Parla dell' amore, un amore totalizzante, esagerato, che poi, per una grave disgrazia si scioglie, ma poi si riannoda..
Coinvolgente al massimo e scritto con quell' inconfondibile stile che usa anche il grande scrittore Paulo Coelho. Mi sembrava di essere trasportato nell'atmosfera fiabesca, surreale del romanzo"Brida" (di Coelho), libro che mi ha regalato una cara amica e che ho letto quando ero in Argentina.
Il secondo e' un libro piu' prosaico, dal titolo:"Le suore, sono donne?"
Si tratta di un libro-inchiesta sulle religiose francesi. Scritto negli anni '70, probabilmente descrive una realta' che al tempo d' oggi e' profondamente mutata, ma non per questo e' stato meno interessante leggerlo. Io ho trascorso 4 anni della mia giovinezza in un collegio gestito da preti e negli ultimi 13 anni ho frequentato spesso ed a lungo sia monaci che monache. In quel libro vi ho ritrovato molti degli atteggiamenti che ho esperimentato di persona. Anche le prevaricazioni (fatte, s' intende, a fin di bene) un certo uso incompetente del denaro, una certa gelosia dei propri spazi.
A proposito di "uso incompetente del denaro"mi vengono alla mente episodi ai quali ho assistito io stesso. Muri costruiti e poi abbattuti il giorno stesso, cambiamenti in corso d' opera che facevano modificare il gia' fatto e finito. Ho assistito una volta anche al rifacimento di bagni terminati da pochi giorni. Un privato, difficilmente farebbe e disfacerebbe le cose in questo modo.
E' bene vero che "Il denaro e' lo sterco del diavolo", ma utilizzarlo con piu' criterio a volte sarebbe saggio.
Per quel che riguarda la "gelosia dei propri spazi" basta guardarsi attorno per vedere quante abitazioni in possesso della Chiesa siano sottoutilizzate. Anche qui, dove sto' attualmente, si vedono enormi spazi abitati da 4 gatti.
Questo libro mi ha dato materia abbondante di meditazione. Peccato che debba meditare senza poter contemplare le stelle come facevo a Razem, in montagna. Purtroppo anche qui la civilta' (?) rende il cielo sfocato e non si riesce a vedere nulla.