Topo di biblioteca
In questi giorni sono diventato un topo di biblioteca. A me piace rovistare fra il vecchiume, lo sento come cosa viva, vissuta. Gli oggetti nuovi non mi dicono niente, quelli vecchi mi raccontano la loro storia. Parlando di libri, mi piace pensare in quante mani saranno passati, quante persone ne avranno tratto piacere dalla loro lettura. Ho trovato una preziosita': un libro di poesie edite ed inedite di Giuseppe Giusti, poeta conosciuto dai tempi della scuola, ma ora rileggendolo ne ho colto a pieno la vena ironica, dissacrante, ribelle, vena che non fu possibile cogliere in gioventu' leggendo le poesie: IL Re Travicello, La Chiocciola, Sant'Ambrogio.
Il poeta e' fortemente critico verso tutti i tipi di Autorita' sia civile che religiosa e fustiga le meschinerie dei potenti e dei lacche'. Vale la pena di leggere l'ultima parte della poesia intitolata "Gingillino"
Io credo nella Zecca onnipotente
e nel figliuolo suo detto Zecchino,
nella Cambiale, nel Conto Corrente,
e nel Soldo uno e trino:
Credo nel Motuproprio e nel Rescritto,
e nella Dinastia che mi tien ritto.
Credo nel Dazio e nell'Imposizione,
credo nella Gabella e nel Catasto;
nella docilita' del mio groppone,
nella greppia e nel basto:
e con tanto di core attacco il voto
sempre al Santo del giorno che riscuoto.
Spero cosi' d'andarmene la' la',
o su su fino all'ultimo scalino,
di strappare un cencin di nobilta',
di ficcarmi al Casino,
e di morire in Depositeria
colla croce all'occhiello, e cosi' sia.
(scritta nel 1845)
Ed ancora, dalla poesia"Mementomo"
O mangiamoccoli,
che a fare un Santo
date ad intendere
di starci tanto!
E poi nell'aula
devota al salmo
l'infamia sdraiasi
di palmo in palmo!
Ah, l'aspersorio
per un mortorio
slarga al postribolo
anco il ciborio!
ed infine, altro scalmpolo di poesia da "I brindisi"
La Bibbia e' piena di ghiottonerie:
Il nostro padre Adamo per un pomo
la prima fe delle corbellerie,
e la rosa ne' denti infuse all' uomo.
S' ei per un pomo si gioco' il giardino,
cosa faremo noi per un tacchino?
Il libro e' stato stampato nel 1852 ed anche allora, come si vede, c' era diritto di satira. A scuola certe poesie non si leggono, solo adesso posso gustarle pensando inoltre a tutti coloro che in questi 150 anni e piu' hanno avuto in mano il libriccino
Per finire con Giusti, riporto una sua frase che mi piace molto:
"Molto sa chi non sa,se tacer sa"
Sto' facendo l' inventario di una caterva di libri che si trovano ammonticchiati su degli scaffali. Fino ad ora ne ho catalogato 500, ma ne mancheranno almeno 3 volte tanto. Pazienza,pazienza, pazienza, proprio il lavoro che fa per me che posseggo una pazienza (quasi) certosina.Si tratta perloppiu' di libri di scuola, ma ho visto anche dei romanzi sia in Italiano che in inglese, tedesco e fancese, oltre che in albanese. Ho trovato anche il libro di Kafka "Das Urteil" che rileggero' con piacere.
Le mie giornate trascorrono cosi'. Al mattino in magazzino per controllare la distribuzione dei viveri, poi in biblioteca o a fare altri piccoli lavoretti, secondo il bisogno.
Anche il magazzino viveri ho sistemato in questi giorni. C'era un po' di confusione, ora e' abbastanza a posto.
Le giornate sono belle, mai andati sotto zero. In casa e' un po' freddino, ma ci si abitua. E' freddo perche' non sono molto equipaggiati per riscaldare. Una stufetta a legna serve tutto un appartamento, bisogna stare con la giacca addosso oppure attaccati al fornello. MI sembra di essere ritornato ai miei verdi anni quando a casa mia si viveva cosi'. Io in camera ho, per fortuna, un calorifero elettrico che mi riscalda bene. Peccato che per almeno 12 ore al giorno manchi la luce.....(:-)
1 Comments:
sei uno spirito libero però, se posso darti del tu, ti consiglio di cercare amici e conforto negli altri perchè la conoscenza e la ribellione a volte sono sterili e qualche volta dannose. Rimani quello che sei.
Posta un commento
<< Home