01 agosto, 2007

Lopa muuuh! (segue)



In questo mio soggiorno al mare ho conosciuto delle persone straordinarie. Prima fra tutte,Don Alberto Ares, un prete novello gesuita, proveniente dalla Spagna. E' stato ordinato sacerdote poco piu' di un mese fa ed ha voluto trascorrere un periodo in Albania dove un folto gruppo di spagnoli da anni passano parte delle proprie vacanze come volontari. Non si e' tirato indietro mai, nemmeno davanti ai lavori piu' ingrati. Ha servito a tavola, ha lavato i piatti, ha seguito con pazienza alcuni ragazzi certamente piu' problematici dei due che avevo io. Un esempio mirabile di umilta' e servizio.
C' era poi una docente di latino, spagnola, che da anni si dedica a queste vacanze alternative, e poi un giovane che sta compiendo un anno di servizio civile e molti altri.
Un incontro particolarmente importante lo ho avuto con una ragazzina (17 anni, mi hanno detto) affetta da quella malattia per cui i bambini invecchiano precocemente (non ne so il termine tecnico). Ebbene, era affascinante vedere come lei vivesse con serenita' e senza imbarazzi la propria condizione. Piccolissima, a mio avviso circa un metro o poco piu', con l'aspetto di una ottantenne, ma piena di energia e voglia di vivere. Intelligente, conosce perfettamente l' italiano ed anche civettuola. Infatti, si vestiva sempre come una signorinetta moderna (piercing al naso ed all' ombelico) sempre pronta a ballare con grazia e vigore. Il contrasto fra il suo aspetto decrepito e la sua energia era veramente stridente.
Ho incontrato anche Ardiana, una prof. di matematica ed informatica, con la quale ho avuto delle interessanti conversazioni.
Qualcuno non ce l' ha fatta. Un giovane, dopo una settimana ha chiesto di andarsene perche' non sopportava quel tipo di vita. Un' altra ragazza che doveva rimanere anche per un secondo turno ha chiesto di potersene andare dopo il primo; non ce la faceva piu'.
Non tutti sopportano vacanze in segregazione. Niente TV, niente radio, niente giornali, sempre a contatto con problemi ai quali non si e' abituati. E' dura, ma anche stimolante. Io, non ho avuto difficolta' a starmene senza gli idoli moderni (TV-radio-notizie varie) Alla fine si vive anche senza TV spazzatura e senza le chiacchiere inconcludenti dei politici e le pubblicita' ossessive che ti aggrediscono ascoltando i programmi. Un periodo disintossicante. Mi sono anche dissintossicato dalla caffeina. Potevo bere solo un mini caffe' al mattino ed uno a mezzogiorno. Per me, che ne consumo 6-7 al di' e' stato un discreto sacrificio, ma ho superato anche questo.
Ci sono stati anche alcuni episodi sgradevoli a causa degli scatti di rabbia che ogni tanto assalivano alcuni ragazzi che, se non controllati, potevano anche sfociare in grossi guai. Per fortuna, l' attenzione continua dei volontari ha saputo scongiurare il peggio.
Ora, fra pochi giorni andremo in montagna,ma solo con i ragazzi della Casa di accoglienza della Madonnina del Grappa. Sara' piu' tranquillo. Saremo una trentina di persone o poco meno e non 90 come al campeggio.
Grosso modo, ho raccontato per sommi capi la mia esperienza. Alla prossima!

P.S. La ragazzina in piedi si chiama Marta, e' assente, calma, vive nel proprio limbo.
Nell' altra foto la ragazza con il berretto e' una volontaria,Ardiana, e la ragazza in costume Buce che sta sempre a piagnucolare per ogni nonnulla e questo per attirare l' attenzione. Passa rapidamente dal pianto al riso.
Nell' altra foto, sono io con il mio pupillo,Eli.