13 gennaio, 2008

Potatura ed altro



L'altro giorno sono stati potati alcuni alberi che erano cresciuti troppo. Un ragazzo, agile come una scimmia, si e' arrampicato sugli alti rami, li ha imbragati e poi li ha tagliati. Piano piano, con la gru, sono stati portati a terra. Lavoro anche pericoloso quel tagliare con la motosega appolaiato sulla biforcazione, ma ce l'ha fatta senza danni. Ho aiutato anch'io a portare i tronchetti su di una catasta. Per il prossimo inverno abbiamo assicurata la legna, o quasi.
Ieri, sabato, ho assistito ad una bella cerimonia nella cattedrale. Erano presenti: un cardinale, sei vescovi, una quarantina di sacerdoti e poi suore, frati ed innumerevoli fedeli.
Si e' trattato della consacrazione della chiesa, commemorando al contempo i 150 anni dalla posa della prima pietra. Questa cattedrale durante il regime comunista era stata degradata a palestra. Finito il regime era stata riadibita alle funzioni,ma mancava ancora la riconsacrazione ufficiale.
Erano presenti anche il Pope ortodosso ed il rappresentante della comunita' mussulmana. Una bella cosa di questa citta' e' la convivenza pacifica delle diverse confessioni. Cattolici, ortodossi, mussulmani ognuno sta' con le proprie convinzioni secondo il motto:"Vivi e lascia vivere"
Cosi' deve essere, non c'e' nessuna necessita' di guardarsi in cagnesco. Quando moriremo, andremo tutti sotto terra in preda ai vermi che non faranno distinzioni confessionali. Si abbufferanno delle nostre carni senza chiedersi in chi e in cosa abbiamo creduto ...
Dopo la cerimonia, con il mio amico frate mi sono recato a Nenshat un paesino dove mi piace sempre ritornare essendo stata la prima sede dove ho soggiornato nel 2000.
Oggi una signora mi ha regalato un suo libriccino di poesie. Diverse sono scritte in inglese e sono molto belle, le altre sono in albanese e purtroppo non ci capisco niente, ma se sono della stessa qualita' delle altre sono senz'altro splendide. Sentimenti delicati, incentrati sull' amore.
Cosi' trascorro le giornate, tranquillamente.