03 giugno, 2010



Sto leggendo in questo periodo questo libro. Cio' che mi piace di piu' (al di la' delle avventure militar-amorose del protagonista)e' la descrizione dei comportamenti dei potenti dell'epoca e dei loro leccapiedi. Mi chiedo se sia lo stesso anche al giorno d'oggi. Ci saranno ancora despoti che, forti della propria posizione economica o politica, fanno il bello e il cattivo tempo come allora? Ci saranno ancora torme di porta-borse-leccapiedi che svendono la propria dignita' pur di vegetare all'ombra del "Grande (?)" di turno?

Purtroppo, temo di si'. Si trovera' sempre chi sara' disposto a qualsiasi bassezza pur di dire:"Io lavoro per questo o quello" Trovo questo libro, per certi versi anche abbastanza noioso, illuminante sotto questo aspetto. Mette in luce con chiarezza le miserie dell'animo umano, le manie di chi si crede migliore degli altri solo perche' e' nato in una certa famiglia piuttosto che in un'altra, i compromessi ai quali tante persone indulgono per guadagnarsi la pagnotta. E' per questo che lo sto leggendo pur con le difficolta' che incontro per via della lingua che non conosco perfettamente. Oltre al resto, e' un buon esercizio.

A me piace di tanto in tanto leggere scritti in diverse lingue straniere, fa si' che non dimentichi quanto ho imparato nella mia vita da giramondo.