03 febbraio, 2010

Sfollati



Anche oggi mi sono recato dagli sfollati a dare una mano nella distribuzione del cibo.
Che pena! E nonostante tutto , quanta allegria, specialmente da parte dei bambini.
Ti vengono vicino, ti abbracciano, ti prendono per mano. A vederli cosi' sporchi mi viene a volte un leggero moto di repulsione, ma poi lo vinco e sto con loro e li abbraccio e li stringo. In fondo, a noi non manca l'acqua per lavarci.
Mi ha fatto impressione vedere alcune signore in avanzato stato di gravidanza. Come faranno in quel freddo, in quella desolazione? E' vero che sono abituate ad una vita scomoda e che prima vivevano in tende sulla riva del fiume, ma lo stesso mi stringeva il cuore vederle in quello stato, in quell'ambiente.
Ieri, ad una nostra osservazione sul numero altissimo di bambini, un giovanotto ci diceva orgogliosamente di essere gia' nonno a 32 (trentadue) anni. Ci disse di essere diventato padre a 14 e che suo figlio era stato precoce quanto lui. Durante il giorno si vede che non hanno altro da fare...
Non si sa quanto andra' avanti questa emergenza. Per il momento non possono ritornare vicino al fiume a causa del tempo instabile che potrebbe provocare a breve un'altra inondazione.
Noi fra qualche giorno termineremo il quotidiano rifornimento di pranzo e cena; ci dovranno pensare gli sfollati ai quali verranno forniti dei fornelletti a gas e i viveri da cuocere.
In questo momento di emergenza si sono fatte onore giovani scutarine che hanno collaborato attivamente nell'aiutare i bisognosi. Anche ragazzi erano della partita. Buon segno, questo. La solidarieta' porta sempre dei buoni frutti, se non subito, almeno in seguito.

1 Comments:

At 9:21 PM, Anonymous Anonimo said...

Campa cavallo che l'erba cresce..Martaz5

 

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