La crisi
E' molto interessante constatare come molti preferiscano il superfluo al necessario. Se poi non riescono a soddisfare i propri capricci questo la chiamano"crisi". Spesso, nei miei viaggi in posti poveri, mi sono meravigliato nel vedere il grande numero di paraboliche poste in cima a catapecchie. Ora che il cellulare e' venuto di gran moda, anche il piu' misero lo vuole possedere, salvo poi non poterlo mantenere. L'altro giorno ho preso l'autobus per andare in periferia. E' salito anche un giovanotto che candidamente ha detto al bigliettaio di non avere i soldi per pagare (30 Leke=25 cent)
Il bigliettaio non ha insistito piu' di tanto e il giovane ha viaggiato a sbafo. Il bello e' stato che durante il breve tragitto ha fatto ben due telefonate con il cellulare ultimo modello che aveva in mano.
Per il feticcio moderno i soldi li aveva, per pagare il servizio diceva di non averne.
Quando sento parlare della crisi che attanaglia l'Europa, io scrollo il capo e non ci credo.
Secondo me chiamano crisi il non poter andare due volte all'anno in vacanza, o il non poter acquistare l'ultimo modello di TV o il non poter piu' andare tre volte in settimana in pizzeria.
Basta vedere le autostrade che traboccano di automobili, i mercatini di Natale che gia' sono affollati di turisti, e gente locale, ansiosi di buttare il proprio denaro per acquistare delle cianfrusaglie a prezzi esagerati. Dove sia questa crisi "reale" io non lo so. Puo' darsi che dipenda dal fatto che io NON possiedo automobili, ne' moto, NON cambio il mio guardaroba se non quando l'indumento e' proprio da buttare, ma ci vogliono anni...Ho messo in soffitta la TV, stufo del bla-bla-bla mediatico, insomma vivo tranquillo senza lussi e sperperi. Per me non ci sara' MAI crisi perche' mi accontento.
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