25 marzo, 2010

Ke pena!

Oggi, vista la bella giornata, ne ho approfittato per farmi un giretto al lago di Scutari e dintorni.
Ho passeggiato un po' per la zona pedonale, ho fatto il giro della montagnola del castello e sono salito su di una vicina collina. Bel panorama e tanta quiete.
Nel ritorno mi sono azzardato a passare per un quartiere abitato da zingari. Un po' di fifa l'avevo, ma non è successo niente. Quello che mi ha colpito è stato vedere seduto per terra, nel vicoletto, un anziano che chiedeva la carità. Sono passato senza dargli niente e me ne rammarico ancora. E' stato a causa della paura; non è salutare fermarsi in simili posti, estrarre il portamonete e dare anche un piccolo obolo. Non si sa mai...Un po' più di coraggio, non molto, e avrei potuto alleviare un pochino quella pena.
Sono arrivato alla fermata dell'autobus di città e lì ho avuto un altro piccolo choc. Anche una signora stava attendendo il bus. Era elegantina, ma...una folata di vento le ha alzato l'orlo del lungo soprabito e ho notato che ad una delle calze di naylon era stata ricucita con del filo nero una smagliatura abbastanza grande.
Nel frattempo è passata una ragazzina di forse 8 anni, con delle enormi ciabatte ai piedi, che si è recata in una vicina bottega uscendone con DUE sigarette.
Sono rimasto interdetto; non credevo più che esistessero simili miserie.
Chi fra le nostre signore andrebbe ancora in giro con una smagliatura ricucita sulla calza, smagliatura oltrettutto posta all'altezza del polpaccio?
Quale fumatore deve soddisfare il proprio desiderio, mandando la figlioletta a comperare solo un paio di sigarette?
Ho pensato al nostro consumismo, a come basta un buchetto in un calzino perché venga gettato. Ho pensato agli armadi stracolmi di "vecchi" vestiti (magari dell'anno precedente). Ho pensato ai nostri figli e nipoti che non escono di casa se le scarpe non sono firmate. Mi sono sentito a disagio a constatare ancora una volta come l'ingiustizia regni sovrana nel mondo.
Si potrà fare qualcosa, aldilà dell'obolo? Non ci sarà un mezzo per capire che il consumismo è " la peste del mondo?" Non può essere che da una parte ci sia lo spreco e che da altre parti vivano invece delle briciole che cadono dalle mense dei moderni Epuloni.
Vedo spesso la povertà, dovrei esserne ormai vaccinato, ma il vaccino non funziona. Ogni volta entro in crisi. Quando vengono a bussare per chiedere un aiuto, noi cerchiamo di aiutare nei limiti del possibile. L'associazione fa molto, ma dappertutto non si arriva. Spesso bisogna dire di no; non possiamo dare fondo ai nostri viveri. Abbiamo una trentina di persone che dipendono da noi,più una mensa per settanta scolari!
E tutte le persone che rovistano nei bidoni dell'immondizia? Che vita!
Bisogna cambiare mentalità. Un mondo così è sporco, sporco, sporco...