25 giugno, 2009

La vita





Ieri ho partecipato ad una festicciola di compleanno. Una ragazza compiva 18 anni. Osservando lei e le altre sue compagne, tutte giovani, mi sono venute alla mente alcune considerazioni.
Mi sono chiesto:"Che cosa penso della gioventu' io, ormai avviato verso la vecchiaia?
Provo forse invidia, vorrei ritornare indietro con gli anni?" La risposta e' stata:"No" Non provo invidia della loro dirompente gioventu', non provo rimpianti, ma piuttosto una sottile soddisfazione per essere arrivato fino a questa eta', non certo ancora veneranda, ma nemmeno da sottovalutare. Mi sono visto come uno scalatore, ormai a pochi passi dalla vicina vetta, contento per avercela fatta fino a quel punto.
Questi giovani li considero come formichine ancora ai piedi del monte che il destino avra' destinato loro e non li invidio pensando alle bufere che dovranno affrontare, alle fatiche, ai pericoli, ai cambiamenti di itinerario che dovranno fare, senza sapere cosa troveranno passato un costone, superato un canalone. Naturalmente vivranno anche momenti felici e di estasi, quando a mano a mano che avanzeranno vedranno distendersi davanti orizzonti mozzafiato, proveranno soddisfazione per avercela fatta ancora. Io sono convinto che la vita riserbi a noi tutti, tolta qualche eccezione, piu' gioie che dolori.Purtroppo noi uomini siamo portati a dare eccessiva importanza ai momenti negativi e non sappiamo gustare appieno i numerosi e preponderanti momenti belli della nostra esistenza. Ci lamentiamo, giustamente, di un mal di pancia che dura alcune ore e ci dimentichiamo delle giornate, settimane o anche mesi dove siamo stati benissimo.
Alla fine della nostra vita, quando sulla bilancia verranno posti i pro e i contro della nostra esistenza ci accorgeremo che i + superano di gran lunga i meno.
Percorriamo la strada che il Fato ci ha dato in sorte con animo sereno, atteggiamento positivo e vedremo che anche i momenti bui non riusciranno ad oscurare la bellezza della vita.