15 novembre, 2008

Il forno


Nei giorni scorsi ho aiutato un signore a rifare il pavimento di un forno a legna per pizze.
Che lavoro faticoso (per lui)! Io stavo all'esterno e gli davo quanto gli serviva. Non era una grande attivita', ma lui se ne stava ranicchiato dentro il forno eseguendo la sostituzione. Lo vedevo ragommitolato nel pertugio dove anche un ragazzino di dieci anni avrebbe avuto fatica a muoversi. Sudato, eseguiva il lavoro con meticolosita' e pazienza certosina. Io penso che dopo una mezz'ora me ne sarei andato, mandando tutto e tutti al diavolo, ma lui per ore ha continuato senza imprecare o innervosirsi. Ci ha messo abbastanza tempo, ma nella posizione scomodissima in cui si trovava non avrebbe potuto fare altrimenti.
Quando e' uscito gli ho espresso la mia ammirazione per quanto aveva fatto in modo egregio. Mi ha ringraziato e poi ha aggiunto:"Guarda cosa devo fare alla mia eta' (65 anni) per guadagnarmi da vivere. Ho lavorato tutta la vita come un mulo ed ora mi ritrovo con un pugno di mosche. Maledetti comunisti, ha poi aggiunto, hanno rovinato una nazione. Che vadano all'Inferno!"
Mi ha raccontato le traversie e le angherie a cui erano sottoposti sotto l'infame regime. Bastava solo un moto di stizza o una innocente osservazione critica per ritrovarsi per anni ai lavori forzati.
Io ho letto diversi libri che parlano della follia di quelli anni ed ogni volta che ci penso mi vien da constatare amaramente come al tempo d'oggi si stigmatizzino, a ragione, i regimi nazi-fascisti, ma si ignorino volutamente o si minimizzino le crudelta' di quelli comunisti, che sono stati peggiori perche' durati piu' a lungo.
Strana miopia, dovuta alla faziosita' dei moderni politici.
Non c'e' peggior cieco di chi non vuol vedere.