Feste
Siamo in prossimita' della Pasqua ed in questi giorni mi e' capitato fra le mani un libriccino del poeta Giuseppe Gioachino Belli che, in dialetto romanesco, ironizza pesantemente su Papi, cardinali e religiosi in genere. Con un po' di gogliardia ci si puo' sorridere.
Ve ne scrivo uno che e' fra i meno pesanti.
La riliggione der tempo nostro.
Che riliggione! e' riliggione questa?
Tuttaquanta oramai la riliggione
conziste in zinfonie, genufressione,
segni de croce, fittucce a la vesta,
cappell' in mano, ceneraccio in testa,
pesci da tajo, razzi, pricissione,
bussolette, Madonne a' gni cantone,
cene a punta d'orologgio, ozzio de festa,
scampanate, sbaciucchi, picchiapetti,
palme,reliquie, medaje,abbitini,
corone,acquasantiere e moccoletti.
E trattanto er Vangelo, fratel caro,
tra un diluvio de smorfie e bell' inchini,
e' un libbro da da' a peso ar zalumaro.
(11 ottobre 1835)
Gia' che ci sono ne copio un' altra un po' piu' birichina...
Er Papa.
Iddio nun vo' ch' er Papa piji moje
pe nun mette a sto monno antri papetti:
sinno' a li Cardinali, poveretti,
je resterebbe un cazzo da riccoje.
Ma er Papa a genio suo po' lega' e scioje
tutti li nodi lenti e quelli stretti,
ce po' scommunica', fa' benedetti,
e dacce a tutti indove coje coje.
E inortr'a questo che lui scioje e lega,
porta du' chiave pe dacce l' avviso
che qua lui apre e lui serra bottega.
Quer trerregno che poi pare un zuppriso
vo' di' che lui commanna e se ne frega,
ar monno, in purgatorio e in paradiso.
(26 Novembre 1831)
In questa biblioteca che sto' ancora sistemando si trova un po' di tutto, anche libriccini cosi'. Io me li leggo golosamente e ne sorrido.
Qualche giorno fa ho sentito questa gustosa barzelletta:
In Paradiso, i Santi stavano guardando un programma alla TV quando passo' di li' il Signore.
Anch'Egli si fermo' un poco e vedendo che dei minatori sporchi, sudati, stanchi uscivano dalla miniera chiese a un santo:"Che stanno facendo?" "Signore" rispose il santo"stanno guadagnandosi il pane con il sudore della fronte, come hai ordinato Tu"
"Ma io scherzavo!, disse il Signore, scherzavo!"
Girarono su di un altro canale e li' videro dei contadini che sotto un sole cocente lavoravano duramente, sudati e stanchi.
Il Signore chiese di nuovo:"E questi, che stanno facendo?"
"Anch' essi, rispose il Santo, stanno guadagnandosi il pane col sudore della fronte, come hai ordinato TU"
"Ma io scherzavo, ripete' il Signore, scherzavo!"
Ricambiarono canale ed ecco che apparve la Basilica di San Pietro gremita di cardinali, vescovi, frati e suore, con sull' altare il Papa. Tutti puliti, tranquilli, ben pasciuti, cantando.
Di nuovo il Signore chiese:"E questi chi sono?"
Questi, rispose il Santo, sono coloro che HANNO CAPITO CHE TU STAVI SCHERZANDO!.....
BUONA PASQUA!!!
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