19 aprile, 2007

Foz do Iguaçú

Cuando fumás, o que más se consuma es tu vida.....ma a questa signora non gliene potrebbe importar di meno.Sono piccoli scorci folkloristici che si possono ammirare girando per i mercati.
Qui in Foz me la stò passando molto bene. Il mio amico va al lavoro al mattino e torna a notte (è ingegnere meccanico)e la casa è a mia completa disposizione. Il posto è tranquillo e rilassante. In questi giorni ho girato per la città, ma anche ho letto due libriccini molto stimolanti.
Il primo parla dei poteri della mente(bellissimo) e l'altro è il Libro "Il Principe" di Macchiavelli.
Di quest'ultimo ne avevo sentito parlare, ma mai prima lo avevo letto. È puro cinismo,ma affascinante, dove al massimo grado si applica il principio che "il fine giustifica i mezzi".
Questo mio amico possiede una piccola, ma interessante biblioteca dove, accanto a libroni di meccanica, ci sono anche libri bellissimi di psicologia. Non avrei mai pensato che un ingegnere meccanico alle prese con freddi macchinari avesse anche interessi nel campo della psicologia.
Alla sera andiamo a cenare fuori. Una sera siamo stati al "Rodizio de piza"dove, ad un prezzo fisso di 10 Reais (4 Euro circa), si può mangiare quanta pizza si vuole. Il cameriere passa continuamente con un vassoio, con pizze sempre diverse,e te ne dá quante fette ne vuoi.
Puoi soddisfare qualsiasi tuo gusto, dalla pizza piccantissima fino a quella al cioccolato (!)
Un'altra sera siamo stati in un posto dove servono solo spiedini. Anche qui ce n'è per ogni gusto,da quelli di solo formaggio a quelli di cuori di pollo (molto buoni questi ultimi).
Questa settimana a Foz è veramente favolosa, tranquilla come piace a me, senza stress,nè molestie varie.
L'unico neo di questa città è che "pelano" i turisti. Bisogna stare molto attenti perchè ti spennano senza pietà. Io, per fortuna, non mi vergogno a rifiutare l'acquisto di qualcosa quando il prezzo mi sembra eccessivo. Non mi importa se poi mi tacciano di taccagno. Preferisco questo al lasciarmi imbrogliare.
Questa pessima abitudine io la conosco bene, abitando in una terra turistica; anche i nostri non sono secondi a nessuno in quanto a "spennare" i turisti.
Un saluto a tutti da -La grande acqua-(questo è il significato di Iguaçú)

17 aprile, 2007

Bi-lancio

O Ora me ne sono andato da Posadas e posso fare un bilancio del periodo che vi ho trascorso.In questi quattro mesi abbondanti ho concluso ben poco. All' inizio ho aiutato il contabile nel controllare l' inventario dei materiali ed attrezzature della falegnameria. Tutto 'e stato messo in ordine, avendo registrato fino all' ultimo chiodo, ma ho visto che poi non sono andati avanti con la tenuta delle entrate e uscite dei materiali. Lavoro inutile, quindi. Ora, per fortuna, una signora ha preso in mano la situazione e per il futuro andrá tutto molto meglio.
Mi sono poi occupato nella panetteria San Jorge e lì devo dire che qualcosina ho realizzato. È stato un bel periodo, lavorando assieme a persone simpatiche e capaci.
Ecco, quello che mi é rimasto di questi mesi in Argentina sono i contatti umani che ho potuto allacciare. Già nel primo giorno ho avuto la fortuna di incontrare una simpaticissima ragazza italiana,Luisa, con la quale mi sono subito trovato bene. Nelle poche settimane della sua permanenza a Posadas ho avuto modo di apprezzarla e stimarla.
C'era,poi, Roberto che trascorreva ogni fine settimana nella casetta degli ospiti mentre durante la settimana sgobbava e sudava in Santa Ana, cercando di insegnare nuovi metodi di lavoro ad una famiglia di contadini.
Anche con gli zii di Enrico è stato piacevole
È arrivato anche Marco, ragazzo in gamba di Belluno, sempre pronto a giocare con i bimbi che adorava ed ottimo cuoco.
Come ne ho già accennato, nella rivendita di pane la gente è stata sempre cordiale con me. Mi hanno colpito in modo particolare la dolcezza, la tranquillitá di Alicia, responsabile di quel panificio. Pur incinta ed a volte con diversi disturbi, non l'ho mai sentita lamentarsi ed é sempre stata presente allontanandosi dal lavoro solo per il tempo strettamente necessario ai controlli medici dovuti al suo stato.
Anche Monica é stata un'ottima collega e non posso dimenticare Sara con la quale, però ho lavorato poco.
Ho avuto, invece, pochi contatti con le ragazze della casa di accoglienza, immensamente meno delle volte precedenti. Il fatto è che le altre volte pranzavo e cenavo con loro, mentre questa volta, tolta qualche rara occasione, non è stato così. Prima mi fermavo da loro a far quattro chiacchiere, a giocare con i loro figli, e questo faceva sì che si instaurassero legami di amicizia.
Quest'ultima volta ho dovuto arrangiarmi con il cibo ed io, per evitare di dover spadellare, spessissimo sono andato a mangiare in qualche ristorantino del Centro città. (Per fortuna costava molto poco...)
Anche durante le feste ho fatto così e poi, già che mi trovavo in città,vi rimanevo per i fatti miei.
Ho notato, poi, che la incaricata della gestione della casa non mi avvisava mai quando arrivava qualche visita dall'Italia, nè quando si festeggiavano dei compleanni. Dei compleanni l'ho sempre saputo per vie traverse e degli arrivi dall'Italia quando me li trovavo in casa. Questo ha contributo a staccarmi sempre di più dall' Hogar, comprendendo che non ero ben accetto.
Questa freddezza nei rapporti extra lavorativi è stato il punto negativo nel mio soggiorno a Posadas. Quando me ne sono andato i miei saluti sono stati, per loro, molto formali e rapidi.
Non si può avere tutto dalla vita...
Ora qui a Foz stò bene in casa del mio amico Camilo che abita in una bella casetta in periferia e stó aspettando il giorno della partenza visitando cascate e parchi vari di cui abbonda la provincia.
Un saluto a tutti
(La foto riguarda il primo compleanno di Bruno, figlio di Claudia, una delle ragazze-madri che in verità è stata la più cordiale di tutte. Di lei posso dire solo bene)

09 aprile, 2007

Ke miserie...




Oggi, giunto in piazza a mezzogiorno, ho assistito ad una manifestazione contro la costruzione di una croce di 80 metri che il Governatore della Provincia vorrebbe far erigere su di un colle. Davanti alla sede del Governo locale hanno incendiato dei copertoni, impedendo il traffico. Una nuvola pestilenziale ha invaso tutto il centro città. La polizia controllava che non entrassero nel palazzo. La manifestazione era più che legittima perchè sono settimane che si sta polemizzando contro questa croce inutile e voluta solo dalla megalomania dell'attuale Governatore,Rovira.
C'erano degli striscioni che dicevano:"Sì a fabbriche, NO alla croce di Rovira"
Con tutta la miseria che c'è in Misiones si vogliono sprecare ben 22 milioni di Pesos (Circa 5 milioni e mezzo di Euro) per questa opera inutile e rifiutata anche dal clero locale.
Sui giornali si leggono peste e corna dell'attuale reggente che ha dimostrato in mille occasioni una totale insensibilità verso i problemi sociali e che ha praticato una politica devastante su tutti i fronti.
Basti pensare agli ospedali. In Misiones mancano mille infermieri nei diversi settori della salute. Gli infermieri ci sarebbero, ma non vengono assunti. Negli ospedali c'è il caos più totale. Molti medici sono precari e sottopagati o addirittura pagati in nero. Mancano gli ausili più comuni,come le bende,e ho letto anche che in certi ospedali manca il cibo e che ai malati devono procurarlo i famigliari. Cose non da terzo, ma da quinto mondo!
Ed il "Nostro" va a pensare a cose futili, sprecando fiumi di denaro e dimenticandosi delle necessità primarie dei propri concittadini.
Per fortuna fra non molto ci saranno nueve elezioni e si spera che l'insensibile sprecone riceva il benservito.
Leggendo quotidianamente i giornali locali mi sono fatto un'idea abbastanza approfondita di come funzionano le cose da queste parti. Un disastro! e ringrazio sempre Dio per i nostri politici che,pur con tutte le loro magagne e piccinità, hanno saputo costruire negli anni un'Italia che stà a testa alta fra le prospere e migliori nazioni del mondo.
(N.B. Le foto fanno vedere qualcosa del panificio dove lavoro. Anche qui ci sarebbe bisogno di metter mano)

01 aprile, 2007

Poppanti


Ho letto su di un giornale che in Italia una signora è stata allontanata in malo modo da un bar, perchè stava allattando.
M' è venuto da ridere perchè qui, in America del Sud, poche mamme potrebbero circolare con lattanti se ci fossero severità così esasperate.
A proposito di mamme e poppanti posso raccontare alcuni gustosi episodi a cui ho assistito ultimamente.
L'altro giorno, nell' autobus, c' era una signora che allattava, ma il bello era che mentre stava facendo ciò dormiva beatamente ed anche il suo bambino, attaccato al seno, schiacciava un sonnellino. Nessuno si è scandalizzato.
Qualche giorno dopo ho visto una scenetta ancora più divertente. Una mamma, da un lato allattava un bebè di un mese, mentre dall'altro faceva lo stesso con una figlia di due anni e mezzo.
Anche qui, nessuno scandalo.
Voglio anche raccontare un episodio che non piacerà ai bacia-pile ed alle beghine nostrane.
In Mozambico, a Milange, ho visto delle mamme che durante la Messa allattavano ed una di queste è andata anche alla Comunione con il proprio figlio attaccato al seno. Il missionario, italiano, non si è per niente scomposto e ha dato la Comunione alla donna.
Veramente, chi si straccia le vesti assistendo al più naturale ed innocente atto d' amore qual' è allattare un bambino, ha una visione tutta sua della moralità...
P.S. Il bimbo della foto si chiama CRISTIAN.