12 dicembre, 2006

Vida posadeña

Negli ultimi giorni abbiamo avuto la visita di un giovane di Schio, Alessio, che stà girando per il Sudamerica da ben nove mesi. Ragazzo in gamba, pieno di idee e che stà vivendo questo viaggio in vista del suo futuro lavoro nel sociale. È rimasto solo pochi giorni con noi, ma abbastanza per apprezzarlo e stringere amicizia.
Ieri siamo stati in un barrio periferico di Posadas (Villa Cabello) per visitare il panificio comunitario e l'asilo infantile. Con Alessio c'erano anche Roberto, altro interessante giovane veneto, e Luisa. Non ci siamo limitati a quelle due strutture, ma abbiamo anche fatto un giro nei dintorni per prendere contatto con la triste realtà di quel luogo. Casupole fatiscenti, stradine che quando piove devono essere impraticabili, miseria, miseria,miseria.. Come facciano a vivere in simili condizioni, Dio solo lo sà.
Ci siamo poi recati a Santa Ana, paesino a circa 40 km. da Posadas. Là vive ed opera Roberto in una famiglia di contadini. Aiuta a dissodare la terra, mette a disposizione le proprie conoscenze agrarie per migliorarne il rendimento, si dà da fare perchè la loro vita sia meno grigia. Ho visto la povertà della sua cameretta, i calli sulle sue mani, il suo entusiasmo. Ragazzo ammirevole che durante l'inverno, quando nella propria azienda italiana c'è poco da fare trascorre mesi in questa regione mettendo tutte le proprie conoscenze e fatiche a disposizione degli altri.
Lì vicino vive anche una piccola comunità indigena che abbiamo visitato brevemente. Anche là baracche come abitazione, bimbi e cani dappertutto e miseria. In questo caso però la miseria è anche dovuta al fatto che questi indigeni si accontentano di vivacchiare con quanto il Governo passa loro. Non mi sembra che abbiamo granchè voglia di migliorare. Probabilmente si accontentano di aver la pancia piena e tutte le loro ambizioni finiscono con la sazietà.
Sono stato oggi in centro città e mentre sorseggiavo un caffè ho dato una scorsa al giornale provinciale. Ho letto un servizio sul lavoro in nero, diffusissimo, e che viene perseguito con grande rigore dall'Ammisnistrazione Pubblica. Il fatto curioso, però, è che (a detta del giornale) la stessa Amministrazione è la prima ad essere carente in questo ambito pagando in nero una buona parte dei salari dei propri impiegati! (Fate come vi dico e non come faccio...)
Altra notizia, e questa ben più grave, che ho letto, diceva che nel 2004 ben 1.000 (mille) ragazze fra i 10 e i 15 anni sono rimaste incinte.Negli anni seguenti il numero non è diminuito. Se si pensa che la Provincia di Misiones conta poco più di un milione di abitanti si capisce quanto sia diffusa questa vera e propria piaga sociale.
Un medico dichiarava che negli ospedali della sola Provincia ci sono 80 aborti al mese, spesso di ragazzine. Una cifra da far rabbrividire.
Ma passiamo a qualcosa di più allegro. Dappertutto le strade sono addobbate con luci natalizie, le piazze alla notte sono uno spettacolo di colori. Si sente il Natale (anche qui, purtroppo, avviato verso il consumismo), ma per noi, abituati a celebrare questa Festa nei mesi invernali fà un certo effetto andare in giro e vedere Babbi Natale quando la temperatura sfiora spesso i 40º.
Finisco citando delle frasi lette nel giornale di cui sopra:
La verità incatenata vale molto di più che la menzogna libera.
La illusione è un sogno ad occhi aperti.
La sete d' amore aumenta con l'amore.
L' amore senza parole assomiglia all' amore senza carezze.
Saluti