30 novembre, 2008

La crisi


Seguo in Internet le vicende italiane. Non si sente altro che parlare di crisi,crisi,crisi.
Oggi sono stato in una cittadina non lontana da Scutari e passeggiando per le vie sono capitato davanti al Municipio dove, affisso all'albo comunale, ho letto su di un cartello scritto in inglese,quanto segue:
Il Comune ha 16.000 abitanti, la meta' in citta' e l'altra nelle campagne circostanti.
Di costoro, il 10% e' emigrato e le rimesse degli emigrati sono la maggiore entrata del comune.
La disoccupazione e' del 36% (trentasei%)
Il reddito pro-capite mensile e' di 24 $ (ventiquattro $)!!!!
320 famiglie abitano in case considerate inidonee (baracche o tuguri) e le rimanenti non sono regge.
Il bilancio comunale annuo ammonta a 1.100.000 $ che diviso per 16.000 fanno la bellezza di 69 $ pro-capite....
Penso non servano commenti.
Pensiamo ai nostri introiti, ai ricchissimi bilanci provinciali, pensiamo a come e' ben organizzata la nostra societa' trentino-tirolese e poi vediamo se abbiamo ancora coraggio di lamentarci.
Qui le paghe sono miserrime. Chi riceve 200 Euro al mese si considera fortunato. Anche personale qualificato come un dottore, per esempio, non supera di molto queste cifre. Non c'e' da stupirsi se per ogni puntura, per ogni piu' piccola visita bisogna mettere mano al portafoglio e ungere le ruote.All'ospedale bisogna portarsi la biancheria, farsi accudire dai famigliari e magari, per non mangiare la sbobba interna, e' meglio farsi portare qualcosa da casa.
Smettiamola di lamentarci e se abbiamo qualche difficolta' nel far quadrare i conti eliminiamo le spese superflue e vedremo subito che la situazione non e' poi cosi' tragica come strombazzato dalle Cassandre nostrane.

25 novembre, 2008

Lumicini

Oggi ho assistito alla sigillazione di una piccola urna contenente i resti di una novizia torturata e uccisa dai comunisti nel 1950. Al vedere quelle ossa mi sono chiesto:
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"Chi siamo?"
Gira il mondo tutto l'anno, gira in tondo senza affanno.
Dove andra' poi a finire, nessun mai lo sapra' dire.
Noi, puntini nel Creato, noi corpuscoli vaganti
nello spazio sconfinato, pensiam d'essere importanti.
Noi, superbi come siamo, ci crediam di Padre Adamo
la piu' eletta discendenza, colti, astuti, di gran scienza;
ma pensiamoci un pochino....siamo sol un lumicino....
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15 novembre, 2008

Il forno


Nei giorni scorsi ho aiutato un signore a rifare il pavimento di un forno a legna per pizze.
Che lavoro faticoso (per lui)! Io stavo all'esterno e gli davo quanto gli serviva. Non era una grande attivita', ma lui se ne stava ranicchiato dentro il forno eseguendo la sostituzione. Lo vedevo ragommitolato nel pertugio dove anche un ragazzino di dieci anni avrebbe avuto fatica a muoversi. Sudato, eseguiva il lavoro con meticolosita' e pazienza certosina. Io penso che dopo una mezz'ora me ne sarei andato, mandando tutto e tutti al diavolo, ma lui per ore ha continuato senza imprecare o innervosirsi. Ci ha messo abbastanza tempo, ma nella posizione scomodissima in cui si trovava non avrebbe potuto fare altrimenti.
Quando e' uscito gli ho espresso la mia ammirazione per quanto aveva fatto in modo egregio. Mi ha ringraziato e poi ha aggiunto:"Guarda cosa devo fare alla mia eta' (65 anni) per guadagnarmi da vivere. Ho lavorato tutta la vita come un mulo ed ora mi ritrovo con un pugno di mosche. Maledetti comunisti, ha poi aggiunto, hanno rovinato una nazione. Che vadano all'Inferno!"
Mi ha raccontato le traversie e le angherie a cui erano sottoposti sotto l'infame regime. Bastava solo un moto di stizza o una innocente osservazione critica per ritrovarsi per anni ai lavori forzati.
Io ho letto diversi libri che parlano della follia di quelli anni ed ogni volta che ci penso mi vien da constatare amaramente come al tempo d'oggi si stigmatizzino, a ragione, i regimi nazi-fascisti, ma si ignorino volutamente o si minimizzino le crudelta' di quelli comunisti, che sono stati peggiori perche' durati piu' a lungo.
Strana miopia, dovuta alla faziosita' dei moderni politici.
Non c'e' peggior cieco di chi non vuol vedere.

10 novembre, 2008

Albania


Un paio di giorni fa sono ritornato in Albania con un signore mio coetaneo che desiderava vedere la situazione di questo Paese. Arrivati all'aeroporto di Rinas e' rimasto meravigliato della modernita' e bellezza dell'aerostazione. Proseguendoi il viaggio in pullmino verso Scutari non la finiva mai di commentare favorevolmente quanto stava vedendo (non molto, essendo gia' buio).
Mi ha spiegato il motivo del suo stupore. Il fatto era che prima di partire tutti i suoi amici gli avevano imbottito la testa di tutto il peggio che si puo' immaginare riguardo l'Albania.
La realta', pero', lui la stava vedendo diversa. Anche ieri che siamo andati sul lago ha trovato parole di lode per quanto stava osservando. A passeggio a sera per la citta', si e' reso conto di quante esagerazioni gli avevano raccontato.
E'proprio vero, quando si parte prevenuti contro qualcuno o qualcosa si e' come acceccati e anche persone intelligenti ricadono in squallidi luoghi comuni. E' fuori dubbio che qui si vedano ancora molte cose storte, ma se non si guardano dall'alto di una presunta superiorita' si deve ammettere che lentamente la situazione va migliorando.
E' ora di smetterla di criminalizzare tutto e tutti solo perche' da pochi anni siamo uscita dalla m.... e ora stiamo bene (checche ne dicano le Cassandre nostrane che gridano sempre che siamo in crisi). Fino a pochi anni fa eravamo noi che emigravamo con la valigia di cartone legata con lo spago, mendicando comprensione e un po' di dignita'.
Non dovremmo mai dimenticarlo