21 gennaio, 2008

Gita





Ieri sono stato in giro con il mio amico frate. Ci siamo recato a Lac Vaudejes alla messa e poi siamo andati al mare, a Shen Gjin una localita' ad una trentina di Km. da Scutari. Li abbiamo pranzato in un ristorantino molto raffinato, con un soffitto in legno tutto intarsiato e poi siamo proseguiti per la spiaggia. Mi ha portato in una localita' dove non ero mai stato, bellissima, tranquilla perche' la strada finisce li'. La strada era pessima per arrivarci, ma poi ne e' valsa la pena. Naturalmente in questa stagione l'albergo, modernissimo, non e' in funzione, ma non importa. Abbiamo passeggiato lungo la riva, abbiamo conversato con dei pescatori, ci siamo veramente rilassati. Sarebbe un posticino da sogno per trascorrerci un fine settimana in tranquillita', avendo un fuori strada pero', in quanto la pista che porta in quel luogo fa veramente schifo.

Nel ritorno ci siamo fermati in una pasticceria gestita da una coppia che ha trascorso diversi anni i Italia, a Rimini. Sono buoni amici del frate. Abbiamo portato loro 5 litri di vino casareccio. A proposito di vino..

Ieri mi sono recato al convento dei frati per poi proseguire con il mio amico e mi e' successo un infortunio dovuto alla mia sbadataggine. Fra' Angelo aveva messo sul tavolo un bottiglione da 5 litri pieno di buon vino(che era destinato ai suoi amici della pasticceria). Al momento della partenza ho preso la borsa di plastica per i manici, questa non ha retto il peso e...tutto per terra, tutto allagato il pavimento di buon vino rosso!

Ho ammirato il sangue freddo del mio amico frate. Non ha fatto una piega, ha detto soltanto:"Cose che succedono!"

Abbiamo pulito il laghetto, abbiamo preso un altro bottiglione e siamo andati..

Durante tutto il giorno non mi ha mai rinfacciato, nemmeno velatamente, il danno che gli avevo procurarto. Un vero amico.

17 gennaio, 2008

Si gira


L'altro giorno, vicino a casa mia, ho avuto la sorpresa di vedere parcheggiato il furgone della foto, proveniente dal mio paese. E' molto comune veder circolare auto, camion, autobus recanti ancora le scritte delle ditte a cui appartennero. Qui in Albania ho l'impressione che arrivino tutti i mezzi che per una ragione o l'altra non possono piu' viaggiare nell'Unione Europea. Certamente non badano per niente se una macchina e' Euro 0-1 - 2 ecc.Si vedono catorci in giro che ti vengono i brividi al pensare che trasportino persone. Le strade sono infami, anche in centro citta' ci sono dei tratti impraticabili e se ci passi a piedi devi fare acrobazie per non inzaccherarti tutto.
La guida, poi, e' oltremodo disinvolta. I segnali servono solo come arredo urbano. Pochi li osservano. Le striscie pedonali sembra non abbiano alcun significato per i piu' (qualche rara eccezione si vede) insomma, circolare da queste parti vuol dire fidarsi solo dei propri sensi senza badare alla segnaletica.
Per richiamare l'attenzione dei pedoni, dei ciclisti o motociclisti viene usato il claxon a proposito ed a sproposito. E' uno strombazzamento continuo dappertutto.
Io guido qualche volta una panda, ma ne farei volentieri a meno. MI sembra di essere in una giungla.

13 gennaio, 2008

Potatura ed altro



L'altro giorno sono stati potati alcuni alberi che erano cresciuti troppo. Un ragazzo, agile come una scimmia, si e' arrampicato sugli alti rami, li ha imbragati e poi li ha tagliati. Piano piano, con la gru, sono stati portati a terra. Lavoro anche pericoloso quel tagliare con la motosega appolaiato sulla biforcazione, ma ce l'ha fatta senza danni. Ho aiutato anch'io a portare i tronchetti su di una catasta. Per il prossimo inverno abbiamo assicurata la legna, o quasi.
Ieri, sabato, ho assistito ad una bella cerimonia nella cattedrale. Erano presenti: un cardinale, sei vescovi, una quarantina di sacerdoti e poi suore, frati ed innumerevoli fedeli.
Si e' trattato della consacrazione della chiesa, commemorando al contempo i 150 anni dalla posa della prima pietra. Questa cattedrale durante il regime comunista era stata degradata a palestra. Finito il regime era stata riadibita alle funzioni,ma mancava ancora la riconsacrazione ufficiale.
Erano presenti anche il Pope ortodosso ed il rappresentante della comunita' mussulmana. Una bella cosa di questa citta' e' la convivenza pacifica delle diverse confessioni. Cattolici, ortodossi, mussulmani ognuno sta' con le proprie convinzioni secondo il motto:"Vivi e lascia vivere"
Cosi' deve essere, non c'e' nessuna necessita' di guardarsi in cagnesco. Quando moriremo, andremo tutti sotto terra in preda ai vermi che non faranno distinzioni confessionali. Si abbufferanno delle nostre carni senza chiedersi in chi e in cosa abbiamo creduto ...
Dopo la cerimonia, con il mio amico frate mi sono recato a Nenshat un paesino dove mi piace sempre ritornare essendo stata la prima sede dove ho soggiornato nel 2000.
Oggi una signora mi ha regalato un suo libriccino di poesie. Diverse sono scritte in inglese e sono molto belle, le altre sono in albanese e purtroppo non ci capisco niente, ma se sono della stessa qualita' delle altre sono senz'altro splendide. Sentimenti delicati, incentrati sull' amore.
Cosi' trascorro le giornate, tranquillamente.

06 gennaio, 2008

Basta!


E' finita!
L'Epifania tute le Feste la para via.
Ora ci si deve mettere al lavoro a testa bassa, che piu' bassa non si puo'.
Bisogna recuperare il tempo perso in bagordi!
Anche qui stiamo ritornando alla normalita'. A partire da una settimana prima di Natale fino ad ora tutto e' andato bene. La luce c' e' stata sempre ininterrottamente, ma ora...si ritornera' alle vecchie abitudini. Ne abbiamo gia' avuto un piccolo assaggio ieri sera quando per una mezza ora e' stata tolta. E da domani di nuovo puzzolenti generatori appesteranno l'aria, di nuovo bisognera' scegliere l'ora per farsi una doccia o andare in bagno!
Strano mondo, ora che si riprende il lavoro a pieno ritmo viene tolta la linfa vitale dell'energia.

05 gennaio, 2008

Nuovo anno



L'ultimo dell'anno l'ho trascorso in modo molto tranquillo. Sono stato a cena dalle ragazze, ho conversato un po' con loro e poi, mentre alcune si preparavano per uscire a festeggiare, me ne sono tornato a casa. Ho leggiucchiato e prima di andare a letto mi sono gustato una scodellina di pere sciroppate. A mezzanotte gia' dormivo della grossa e nemmeno i petardi dei festeggiamenti mi hanno svegliato.
A me piace cosi': vivere senza tanto stress e le festivita' non mi hanno mai detto gran che'. Io festeggio quando mi pare e piace.Nella favola "Alice nel paese delle meraviglie" mi e' sempre piaciuto l'episodio del festeggiamento del "non compleanno". Perche' mai godersela solo nei giorni comandati?
Al mattino, verso le nove, all'aprire le persiane, ho avuto la gradita sorpresa di vedere una bella nevicata. Tutto bianco, coperto da soli 5 centimetri, ma quanto bastava per farmi sentire su di giri.
Io ho sempre amato il momento della nevicata. Anche nella mia gioventu' quando la neve cominciava a cadere mi vestivo ed andavo a passeggio nei boschi, anche di notte. In quei momenti mi sembrava di vivere in un mondo incantato. Silenzio, solo il lieve fruscio dei fiocchi che cadono, tutto bianco, era un' altra vita piena di pace e di felicita'.
Purtroppo la neve e' durata poco e dopo alcune ore gia' si era sciolta, ma e' bastato per sentirmi introdotto nel nuovo anno con i migliori auspici.
Alla sera abbiamo cenato assieme ai componenti di una casa-famiglia. E' stato divertente. Le ragazze erano scatenate nel ballo al ritmo delle belle e trascinanti musiche albanesi.
A volte parlo delle"ragazze" ed e' bene che mi spieghi. Si tratta di una piccola comunita' di ragazze (sono 6)che per anni sono vissute nella casa famiglia della "Madonnina del Grappa". Ora sono tutte maggiorenni ed hanno iniziato a vivere un po' piu' indipendenti in una bella casetta a pochi passi da dove erano prima. Lavorano e si gestiscono da se' quasi completamente. Sono ancora molto legate alla comunita' dove stavano, ma piano piano entrano nel mondo reale. Fabrizio, il responsabile della casa,ed io, andiamo a cena da loro quasi tutte le sere, un po' anche per vedere come se la cavano da sole.Va benino, pero' a volte ti stupisci della loro disorganizzazione. Un paio di giorni fa, per esempio, sono rimaste senza legna ed il giorno era freddissimo. Abbiamo mangiato con indosso le giacche a vento. Tutto si e' risolto il giorno dopo, ma intanto anche loro hanno tremato dal freddo.
Sono ragazze cresciute per anni in orfanatrofio, poi in case-famiglia dove c'erano sempre altri che pensavano alla gestione della casa ed ora si trovano spiazzate e doversi organizzare da sole.
Piano, piano ce la faranno.
Oggi piove, e' uggioso, ma meglio cosi' almeno la temperatura e' piu' mite e con questi riscaldamenti precari che hanno nelle case e' una fortuna. Quando e' sereno e al mattino gela si vedono i sorci verdi..