La necessità aguzza l'ingegno
Passeggiando per la città ho avuto modo di osservare come la necessità aguzzi l'ingegno delle persone. Questa signora, per esempio, stava seduta sul marciapiede, con sistemati davanti a sé lavori a maglia fatti a mano. Mentre attendeva qualche compratore, sferruzzava solerte. Le ho chiesto se avesse dei guanti, li avrei acquistati volentieri, ma purtroppo non ne aveva.Girando, si vedono spesso persone che si ingegnano per sbarcare il lunario: trovi chi vende, sempre sui marciapiedi, polli ancora vivi, latte in bottiglie di plastica, verdure varie; ora che è stagione, anche caldarroste cotte su rudimentali fornelletti
Non c'è limite alla loro fantasia.
Questa gente la rispetto profondamente, perché si danno da fare per guadagnare qualcosa, si sacrificano e non vanno in giro a mendicare.
Non sopporto le accattone di professione; ne conosco alcune che si mettono per ore ed ore accucciate in un angolo e stendono solo la mano tenendo vicino a sè, per impietosire, bambini obbligati a starsene immobili.
Sarò duro di cuore? Può darsi, ma per me è valido il detto:"Aiutati, che il Ciel ti aiuta"

