19 ottobre, 2008

Gita


La settimana scorsa abbiamo fatto una bella gita per visitare una antica cittadina,Kruja, posta a mezza montagna e poi siamo anche proseguiti per Tirana. La parte vecchia della localita' e' veramente bella, con i ruderi di un castello, le viuzze con l'acciottolato, viuzze affiancate ora da innumerevoli bottegucce dove si vendono le usuali carabattole per turisti. Da lassu' si gode un superbo panorama della vallata sottostante.
Vi abbiamo trascorso alcune ore e poi ci siamo recati all'aeroprto per ammirare da vicino gli atterraggi e decolli degi aerei. Si provava una strana eccitazione quando i mastodonti dell'aria ti passavano a pochi metri sopra la testa, un misto di paura e di esaltazione. Bellissimo!
A Tirana siamo saliti su di una alta torre, sulla cima della quale abbiamo trascorso bei momenti osservando il panorama comodamente seduti nel bar girevole, sorseggiando una bibita.
Siamo poi andati a passeggio nel bel parco sottostante ed infine, per terminare in bellezza, abbiamo gustato una ottima pizza in un ristorante vicino a Leza.
Io conosco molto poco l'Albania, pur avendovi trascorso gia' due anni abbondanti. Mi piacerebbe d'ora in avanti farvi qualche giretto. Ci sono dei posti veramente incantevoli ed ancora lontani dalla modernizzazione. Questi sono i luoghi che mi piacerebbe conoscere.

10 ottobre, 2008

Napoli insegna




E' nato prima l'uovo o la gallina? Gli albanesi hanno imparato dai napoletani o viceversa? Boh!
Qui in Albania tutti i rifiuti vengono gettati un po' dove gli pare. Ne trovi dappertutto. C'e' qualche parvenza di raccolta e le cose sono migliorate un pochino negli ultimi tempi, ma siamo ancora lontani anni luce dalla differenziata alla quale sono stato abituato nel paese dove risiedo.
In citta' i bidoni traboccano in poche ore dopo il loro svuotamento perche', appunto, tutto vi viene gettato. La grande discarica alla periferia della citta' e' posta sulla riva di un fiumiciattolo e alla base di un monumento ai caduti. Quando c'e' una piena possiamo immaginarci cosa succede, quanti inquinanti verranno trasportati al vicino Adriatico dove i pesci verranno nutriti da tutti quei veleni.
Per non lasciare nulla di intentato per rovinare la natura e la salute pubblica c'e' sempre qualche piromane che da fuoco ai cumuli di sporcherie. Un bel fumo si leva sempre dalla distesa maleodorante. Sembra un Vesuvio in miniatura (ecco un altro parallelo con la citta' campana).
Per sommo disdoro, il tutto e' posto ai piedi di un monumento ai caduti. Bell'onore rendono a chi, magari anche stando dalla parte sbagliata, ha lasciato la propria vita per un ideale.
Paese che vai, usanze che trovi...

05 ottobre, 2008

Il porco



Se ne sta fra l'immondizia
il maiale steso al sole.
Quando ha fame, se lo vuole,
puo' gustar quella delizia.
Non e' solo, altri compagni,
grufolando allegramente,
annusando come cani,
cercan cibo nutriente.
La sua vita e' una vacanza
(vive il porco da gran saggio)
Vien nutrito in abbondanza
sino al fin del suo viaggio.
Senza cancro, ne' tumori,
mal di cuore o gran dolori
ei finisce la sua festa
con un botto sulla testa.
Pochi istanti ed e' finita
la sua breve, intensa vita!
Se riserva a me il destino
di tornar di nuovo vivo
io senz'altro sottoscrivo:
VOGLIO NASCER DA SUINO!

02 ottobre, 2008

Gomar

Qualche giorno fa, tornando da un paesino ho avuto la possibiltia' di fotografare questi asinelli. Come si vede, entrambi portano il basto, pronti a trasportare di tutto su per i ripidi pendii dei monti. Specialmente in campagna se ne incontrano ancora abbastanza frequentemente ed ogni volta rimango meravigliato di quanto peso riescono a trasportare.
Anni fa, nel primo periodo della mia permanenza in Albania, se ne vedevano molti di piu'. Ora e' iniziata anche qui l'era della meccanizzazione, ma i pazienti ciuchi sono ancora indispensabili sui viottoli impercorribili di tante localita' montane.
Quando li incontro penso alla vita sacrificata che sta' dietro a questo quadretto turistico-bucolico.
Mi immagino le casupole dei loro padroni abbarbicate sui pendii, lontane da tutto. Per un mal di pancia devi percorrere chilometri prima di giungere da un medico. Penso alle donne, spesso incinte, che devono mettere al mondo i loro figli in questi eremi irragiungibili. Che vita!
Eppure anche da noi, sulle nostre Alpi fino a 50 anni fa non era molto differente. Masi sperduti in posti impossibili, tratturi sassosi e d'inverno pericolosi. Gli scolari per andare a scuola dovevano percorrere ore di strada e l'unico luogo di aggregazione era la chiesa dove, quando era possibile, tutti ci andavano anche per poter vedersi e parlarsi.
Ora, almeno nella mia regione, l'asfalto arriva quasi dappertutto, i mezzi di trasporto non mancano, gli scolari vengono portati a scuola e riportati a casa con i pullmini, se c'e' una emergenza e'pronto l'elicottero che in poco tempo ti soccorre.
C'e' un abisso fra le nostre comodita'(e siamo sempre li' a lamentarci) e questa vita ancora primitiva che viene vissuta in ampie zone albanesi. Non mi stupisco se tanti giovani scappano in cerca di una vita migliore.Da ex emigrante, auguro loro di cuore di trovare la possibilta' di una vita meno sacrificata.